Da tempo lo zucchero è finito sotto la lente di ingrandimento degli esperti di alimentazione a causa del suo consumo eccessivo.
Sebbene il glucosio sia necessario per il buon funzionamento di muscoli e cervello, un eccesso di zuccheri nell’organismo è invece responsabile di numerosi problemi di salute, dall’obesità al diabete, ma anche dell’opacità della pelle e delle carie.
Questa presa di consapevolezza ha fatto sì che molte persone decidessero di prestare maggiore attenzione alla loro alimentazione, ma anche che si creasse parecchia confusione sull’argomento del consumo di zucchero. Spesso, infatti, non si conosce la differenza tra i vari tipi di zucchero né si conoscono esattamente le quantità contenute nei cibi e gli effetti che il suo consumo eccessivo ha sull’organismo. Sapere quali sono le varie tipologie di zucchero, quali siano quelle utili per l’organismo e conoscere gli effetti dell’eccessivo consumo di zuccheri semplici è fondamentale per assumerne le quantità necessarie per un regime alimentare equilibrato. In questo articolo ti aiutiamo a conoscere le differenze tra i vari tipi di zucchero e gli effetti che gli zuccheri semplici hanno sull’organismo.
Gli zuccheri non sono tutti uguali. Conoscere la differenza tra i vari tipi di zucchero è importante per migliorare la propria alimentazione e ridurre gli effetti negativi che alcuni zuccheri hanno sull’organismo, poiché aiuta a capire quali si possano consumare in quantità maggiore e quali, invece, vadano ridotti o eliminati del tutto dalla dieta. Nonostante facciano tutti parte della categoria dei carboidrati, gli zuccheri non sono tutti uguali. La distinzione più comune che si può fare tra le diverse tipologie di questo nutriente è quella tra zuccheri o carboidrati semplici e zuccheri o carboidrati complessi.
I carboidrati semplici sono zuccheri a rapido assorbimento, capaci di fornire all’organismo una scarica di energia tanto immediata quanto di breve durata. I carboidrati complessi, invece, vengono assorbiti più lentamente, forniscono energia per un tempo più prolungato e sono utili per il buon funzionamento di muscoli e cervello; al contrario, gli zuccheri semplici vengono trattati dal nostro organismo come nutrienti in eccesso.
Un’altra importante distinzione da fare è quella tra gli zuccheri naturalmente presenti nel cibo e quelli che vengono aggiunti agli alimenti per renderli più dolci. Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità, sono proprio questi ultimi che vanno limitati o eliminati del tutto dalla dieta. In particolare, le linee guida dell’OMS stabiliscono che la quantità di zuccheri semplici assunta durante la giornata non dovrebbe superare il 10% del fabbisogno giornaliero, che corrisponde a circa 25 grammi. Da questo limite sono esclusi gli zuccheri semplici presenti nella frutta, perché la presenza di altri elementi nutritivi ne rallenta e ne riduce l’assimilazione. Per comprendere meglio qual è il limite giornaliero di assunzione degli zuccheri da non superare, devi sapere che questa quantità di zucchero si può trovare in:
- 3 cucchiaini di miele;
- 3 cucchiai di marmellata;
- 1 fetta piccola di crostata;
- meno di 1 lattina di bibite gassate;
- 1 bicchiere di succo di frutta con zuccheri aggiunti;
- 2 ghiaccioli.
Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano come un’alimentazione troppo ricca di zuccheri abbia effetti negativi sull’organismo, in particolare sulla salute dei denti. Lo zucchero, infatti, è uno dei principali responsabili della formazione della carie, un’infezione provocata dai microrganismi presenti all’interno del cavo orale. I residui di cibo che rimangono in bocca favoriscono lo sviluppo dei batteri che si trovano nel cavo orale. Delle sostanze nutritive che causano la proliferazione dei batteri, gli zuccheri sono in cima alla lista. Nutrendosi di essi, questi microrganismi li trasformano in acido lattico, una sostanza particolarmente dannosa, in grado di intaccare lo smalto dentale e causare la formazione di carie. Più zuccheri si assumono e più a lungo queste sostanze rimangono all’interno del cavo orale, più alta sarà la probabilità che si formino delle carie.
Assumere troppi zuccheri semplici influisce in modo negativo anche sul metabolismo. Trattandosi di zuccheri in eccesso, l’organismo li trasforma in depositi di grasso che, con il tempo, favoriscono l’insorgenza di patologie quali l’obesità. L’eccesso di carboidrati semplici, con il tempo, altera anche la produzione dell’ormone che regola il senso di sazietà, la leptina, spingendo le persone ad avere sempre fame. Questo avviene perché l’energia data dai picchi glicemici che si verificano quando si mangiano zuccheri semplici è di breve durata e, quando si esaurisce, si attiva l’impulso della fame. Tra gli effetti negativi dello zucchero sul metabolismo c’è anche l’accumulo di grasso dannoso. Quando assumiamo zucchero in eccesso, infatti, il nostro organismo lo trasforma in depositi di grasso che vanno ad accumularsi sotto la cute, intorno al cuore e sull’addome. In particolare, da un’analisi pubblicata sulla Società Europea di Cardiologia, è stato riscontrato che questi depositi tendono a formarsi se si consumano in quantità eccessive cibi e bevande dolci.
Mangiare troppi cibi dolci, infine, ha anche effetti negativi sull’epidermide, poiché, legandosi a collagene ed elastina, innesca un processo di ossidazione chiamato glicazione che rende la pelle spenta e opaca e accelera il processo di invecchiamento.
Assumere costantemente zuccheri semplici in eccesso ha anche effetti negativi sul nostro cervello, in quanto ne modifica la chimica e crea una dipendenza paragonabile a quella da droghe. Lo zucchero, infatti, innesca il sistema di ricompensa del cervello. Lo stesso che si attiva anche quando si assumono droghe e che provoca nelle persone un senso di benessere. Ad alimentare questo sistema è la dopamina, un neurotrasmettitore i cui livelli aumentano ogni volta che mangiamo dei cibi ricchi di zucchero.
Più cibi zuccherati mangiamo, quindi, più aumenta la necessità di continuare ad assumerli. E, se questo non avviene, si scatenano delle reazioni in tutto e per tutto simili alle crisi d’astinenza. Tant’è che i sintomi della dipendenza da zuccheri sono il bisogno compulsivo di mangiare e bere cibi e bevande zuccherate, la sensazione di non averne mai abbastanza e il senso di agitazione e di angoscia che ci assale quando non abbiamo cibi dolci a portata di mano. Tra i disturbi causati dall’assunzione di una quantità eccessiva di zuccheri, oltre a patologie come diabete e obesità, ci sono anche sbalzi d’umore, irritabilità e depressione.
(Fonte Parmalat)