Una storia d’amore d’altri tempi, un romanzo che ci riporta indietro, agli anni sessanta, a modelli ed esperienze di vita giovanili, inusuali – ovviamente – rispetto a quelli d’oggi. Lasciati ( per il momento ) i panni del poeta sensibile e premiato e quelli dello storico e delle sue ricerche su Cristoforo Colombo, alle quali ha dedicato circa trent’anni di studi, analisi, comparazioni, riflessioni, concretizzatisi in libri che gli sono valsi l’attenzione di storici di fama internazionale, Ruggero Marino si cimenta questa volta in un romanzo sentimentale, dai toni nostalgicamente crepuscolari, una storia, anzi un’ossessione d’amore, un amore sognato e non vissuto.
Il romanzo descrive le esperienze giovanili di un gruppo di studenti liceali, con Raniero e Marisa, i due protagonisti, al centro della vicenda. E lo fa con uno stile fluido, accattivante, in punta di penna, che conduce il lettore dal mare profondo di una Sardegna incontaminata, non ancora deturpata dalle orde del turismo di massa a quelle dell’Adriatico, dove la love story ( o meglio l’ossessione amorosa di Raniero ) ha inizio.
Le felici esperienze delle estati al mare, le amichevoli prese in giro tra amici, le prime schermaglie amorose con le ragazze, le gite in bicicletta. E poi il ritorno nella capitale con le visite ai musei, le feste da ballo con gli immancabili ritmi “lenti”, l’invito al cinema e la visione di “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti ( Ruggero Marino non cita il titolo espressamente, ma è un suo chiaro omaggio ad un film cult degli anni sessanta ). E poi ancora le gite sulla neve, i capitomboli sugli sci, l’incanto dei paesaggi invernali. Un mondo che Marino descrive con grande precisione nei minimi particolari ma anche, par di capire attraverso il velo del racconto, con grande nostalgia.
Terminato il felice, spensierato periodo della gioventù, i protagonisti, da adulti, vivranno esperienze diverse, perdendosi di vista. Gli anni del liceo costituiranno per tutti ( ma non per Raniero ) soltanto uno sbiadito ricordo.
Poi il romanzo vira bruscamente verso un finale tragico, non immaginabile. Un finale che ribadisce la tesi, il messaggio che è alla radice del libro: i sogni più belli sono quelli che non si realizzano mai, non soffrono il confronto e la delusione della realtà, restando così eternamente sognati.
LUIGI SAITTA
Potete acquistarlo su Amazon cliccando QUI