Sono 31 anni dalla scoperta dell’uomo di Altamura, il più completo e meglio conservato scheletro di Neanderthal al mondo, custodito nella Grotta di Lamalunga, in Puglia. Questa incredibile scoperta è avvenuta nel 1993. Lo scheletro dell’ominide era incastonato nella calcite della grotta, in un cunicolo denominato “abside dell’ Uomo”. L’ominide arcaico, una delle tante specie della famiglia Hominidae appartenenti al genere Homo, camminava sulla terra prima che gli esseri umani moderni si evolvessero. L’uomo di Altamura era probabilmente un maschio adulto di 160-165 centimetri di altezza che, durante una battuta di caccia, cadde in uno dei tanti pozzi carsici presenti nella zona. Le fratture e le ferite riportate gli impedirono di uscire dalla grotta, che da quel momento divenne la sua tomba per sempre, a 8 metri di profondità. Quando gli speleologi provarono a trasferirlo in laboratorio per poterlo studiare rimasero basiti, perché si accorsero che faceva parte della roccia stessa, essendo rimasto lì incastonato nel corso di migliaia di anni. Il calcare calcificato contenuto nelle goccioline di acqua provenienti dal soffitto della grotta avevano anche formato uno spesso strato sopra le ossa conferendo all’ uomo di Altamura un aspetto macabro. Per poter studiare lo scheletro sono state usate delle sonde videoscopiche, ma anche un apparecchio a raggi X portatile. Questi strumenti hanno consentito di analizzare anche lo stato dei denti e dell’apparato di masticazione, la mascella e la mandibola per ottenere nuove informazioni sull’età e sullo stato di salute dell’uomo. Il reperto ha tra i 128.000 e i 187.000 anni ed è il più antico Neanderthal da cui è stato estratto il DNA, offrendoci nuove informazioni sulla genetica di questa specie. E’ anche vero che le discussioni sull’autenticità dell’ uomo di Altamura non si sono mai sopite. (Da fb)