Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. è indubbiamente un genio. Il che in genere si accoppia a sregolatezza. Musk non è da meno. Matrimoni e figli in serie, avuti anche con la pratica indegna della maternità surrogata. Fa uso di ketamina, una droga usata anche contro la depressione. Le sue fortune ne fanno un autentico Creso, il cui budget supera di molto i bilanci di paesi avanzati. Il suo sguardo è orientato al futuro dell’umanità con una serie di società all’avanguardia. Ora se un cittadino privato avesse detto ciò che ha detto Musk contro i giudici italiani nessuno gli avrebbe dato peso. Musk pure ha parlato da cittadino privato. Ma le sue non sono e non possono essere le espressioni di una persona qualunque, perché vengono amplificate dai media e soprattutto perché vengono raccolte e rilanciate da chi non le condivide, ritenendole una provocazione e un’ingerenza indebita. In un inquietante teatrino per cui chi ha vagonate di soldi si ritiene in grado di dire e di giudicare ciò che vuole mentre la controparte finisce per dare valore alle esternazioni dell’arcimiliardario in virtù dei tesori accumulati. Morale: come direbbe il Razzi di Crozza è tutta questione di “grana”. Al punto che anche le parole, nell’odierna società materialistica, finiscono per avere un peso in proporzione al conto in banca.